Dunque, l’ultima volta ci eravamo lasciati con un valido motivo per cui acquistare uno Zeiss Loxia 50mm… e anche se di motivi per scegliere il Sony/Zeiss 55mm ce n’erano ugualmente molti, oggi proverò a darvi un assaggio definitivo dei suoi punti di forza.
E ovviamente, alla fine, proverò a riassumere il tutto in un’immagine sola.
Questa volta vediamo prima il Loxia.
***Nella prima foto con le confezioni di tè volevo far vedere come si comporta l’ottica a tutto aperto; a livello di risoluzione pura sarebbe il caso di usare f2 solo con luce morbida e pulita, anche se se l’è cavata abbastanza bene. Lo sfocato invece è unico nel suo genere e in questo si differenzia molto rispetto al 55mm. Gli ingrandimenti dei ventagli evidenziano quanto l’immagine risulti materiale e voluminosa***
***Qui sotto la piega del vestito rosso (f5.6 e 3200ISO) è tridimensionale da morire; i colori sono letteralmente vivi e il nero sullo sfondo sembra pennellato. Nel dettaglio della lampada (f7.1 e 1000ISO) il vetro ha una resa a dir poco spettacolare. Si noti anche quanto sia morbido e spalmato il bokeh anche con diaframmi abbastanza chiusi. Il realismo del metallo nell’ultimo ingrandimento è incredibile***
Ora dedichiamoci al 55mm.
***I dettagli ingranditi in questa galleria mostrano risoluzione e incisività ad f3.5 (nello scatto col pugnale). Lo sfocato ad f2.5 (nella foto delle lampade) è molto pulito e definito, anche se un pò meno “spalmato” rispetto al Loxia***
Ok, è arrivato il momento: di cosa è veramente capace il Sony/Zeiss 55mm?
***Credo che la foto qui sotto riassuma al meglio tutte le potenzialità dell’ottica in questione: è un piccolo concentrato di bontà con risoluzione e contrasto di altissimo livello. L’immagine è stata sottoesposta di -0,7EV (f3.5 e 800ISO) per non bruciare i dettagli sotto la lampada a incandescenza. Il nodo e gli altri ingrandimenti del tessuto mostrano colori, contrasti e dettagli fini che sembrano praticamente infiniti***
Come sempre, Sony A7RmkII e file JPEG originali.